COMINCIAMO DALL'ABC..: che cos'è il demanio ?

Il demanio è l'insieme dei beni appartenenti allo Stato o ad altri enti pubblici che sono destinati all'uso pubblico o a specifiche finalità di pubblico interesse. Questi beni sono inalienabili, il che significa che non possono essere venduti o ceduti a privati, e non possono essere oggetto di diritti privati come l'usufrutto o l'ipoteca.

Il nostro ordinamento conosce più tipologie di demanio:

  • demanio marittimo: ìnclude coste, spiagge, porti e tutte le acque territoriali; questi beni sono destinati all'uso pubblico e alla navigazione;
  • demanio idrico: comprende fiumi, laghi e altre acque interne;
  • demanio stradale: riguarda strade, autostrade e ferrovie di proprietà pubblica;
  • demanio culturale: include beni storici, artistici e archeologici di proprietà pubblica;
  • demanio militare: comprende le aree e le strutture destinate alla difesa nazionale.

Vi sono alcuni elementi che caratterizzano il demanio – a qualsivoglia tipologia appartenga -:

  • il demanio é inalienabile, cioè i beni demaniali non possono essere venduti o ceduti a privati;
  • il demanio é imprescrittibile, cioè i beni demaniali non possono essere acquisiti per usucapione;
  • il demanio é indisponibile, cioè i beni demaniali sono sottratti alla disponibilità del proprietario, che li gestisce solo per il pubblico interesse.

Il demanio svolge un ruolo fondamentale nel garantire che determinate risorse e infrastrutture rimangano a disposizione della collettività, tutelando gli interessi pubblici.

Per consentire una migliore fruizione e gestione dei beni demaniali l'ordinamento prevede che l'uso degli stessi venga dato in concessione a soggetti – pubblici o privati – i quali hanno la possibilità di “sfruttarli” economicamente e, al contempo, migliorarne la fruibilità da parte della collettività.

L'uso in concessione è, solitamente, limitato sia nelle facoltà del concessionario (cioè la concessione stabilisce cosa il concessionario possa farlo e quando) sia nel tempo (ciascuna concessione ha una durata).

Procedimento diverso è, invece, la sdemanializzazione, cioé il processo attraverso il quale un bene pubblico, che fa parte del demanio, perde il suo carattere di inalienabilità e diventa disponibile per l'uso privato o per la vendita. In altre parole, con la sdemanializzazione, un bene demaniale viene trasferito dal regime giuridico del demanio a quello dei beni patrimoniali disponibili, permettendo così allo Stato o all'ente pubblico proprietario di disporne liberamente.

La sdemanializzazione è un processo delicato, poiché implica la trasformazione di beni destinati al pubblico interesse in beni potenzialmente sfruttabili da privati. Pertanto, deve essere sempre giustificata da un mutato interesse pubblico o dalla necessità di riqualificare o valorizzare il bene in un modo diverso.

Il demanio marittimo in particolare

La tutela, la gestione e l'uso del demanio marittimo trovano la loro disciplina nel Codice della Navigazione, che individua i seguenti beni come appartenenti al demanio marittimo: il lido, la spiaggia, i porti, le rade, le lagune, le foci dei fiumi che sboccano in mare, i bacini di acqua salsa o salmastra che almeno durante una parte dell’anno comunicano liberamente col mare, i canali utilizzabili a uso pubblico marittimo.

Ci sono, poi, le “pertinenze demaniali marittime” cioè le costruzioni e le altre opere appartenenti allo Stato che esistono entro i limiti del demanio marittimo e del mare territoriale.

Le aree demaniali marittime sono delimitate dalla "dividente demaniale" cioè dalla linea che separa il demanio marittimo dalle aree di proprietà privata, risultante dai verbali di delimitazione redatti e custoditi dalle Capitanerie di Porto territorialmente competenti, dalle mappe catastali e dal Sistema Informativo del Demanio Marittimo (S.I.D.).

In conclusione ?

Tutto ciò che appartiene al demanio è dello Stato e, quindi, di tutti, ma non vuol dire che ciascuno può utilizzare i beni demaniali come meglio crede: l'uso degli stessi, infatti, viene sempre disciplinato dallo Stato o dalle Pubbliche Amministrazioni che hanno competenza sui singoli beni.

Si pensi, ad esempio, alle ordinanze balneari che vengono emanate ogni anno dalle singole Regioni e che disciplinano l'utilizzo dei beni demaniali marittimi sia quelli affidati in concessione ai privati che quelli non affidati ai privati (le c.d. spiagge libere).

Lo Stato e le sue emanazioni individuano, quindi, il modo migliore di utilizzo dei beni demaniali per garantire l'interesse pubblico (che si rinviene, anche, nel ricavare risorse dall'uso degli stessi concesso a terzi).

E allora perché il tema è così scottante ?

Avv. Pietro Maria Di Giovanni