Cronaca di una morte annunciata

La novella di Gabriel Garcia Marquez non ha nulla a che vedere con le vicende delle concessioni balneari, ma il decreto attuativo della legge 118/2022 che il Governo ha annunciato in conferenza stampa il 4 settembre e, ad oggi, non è ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, non può che far pensare ad un esito scontato che si declina sotto vari aspetti

La nuova norma decreta  la fine del sistema del rinnovo automatico delle concessioni e della logica della proroga governativa ad oltranza.

E questa è certamente una notizia.

Ma gli effetti più dirompenti che la nuova normativa avrà saranno subiti dalla classe imprenditoriale che oggi gestisce le concessioni e, conseguentemente, dal sistema "turismo del mare" che  conserva i suoi privilegi fino al 2027 ma senza alcuna prospettiva per il futuro.

Chi mai nella prossima stagione balneare si azzarderà a fare investimenti rilevanti se, dopo massimo 24 mesi, dovrà lasciare la concessione ? 

Ad essere penalizzato sotto questo punto di vista sarà il turismo balneare che si vedrà privato di nuove energie e nuove idee che i progetti necessari per l'aggiudicazione delle gare avrebbero portato, incrementando fin da subito il flusso turistico verso le mete balneari.

A ciò si aggiunga che la penalizzazione più grande - se le indiscrezioni sul testo di legge saranno confermate - l'avranno proprio gli attuali concessionari ai quali sarà riconosciuto un indennizzo "per gli investimenti non ancora ammortizzati e per garantire una remunerazione equa degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni".

Il Governo probabilmente si sarà reso conto che la "morte annunciata" al 2027 delle concessioni in essere avrebbe azzerato gli investimenti nel settore e ha tentato di valorizzare gli investimenti fatti negli ultimi cinque anni, dimenticando che molti concessionari hanno fatto pesanti investimenti momento dell'acquisizione della concessione quegli investimenti sono ormai ampiamente ammortizzati.

La proroga al 2027 rischia così di essere un boomerang per gli attuali concessionari: di fatto i due anni di respiro sono stati dati ai Comuni che devono fare i bandi, per cui chi è già pronto li potrebbe fare anche subito e questa strada sarà, probabilmente, percorsa da diverse amministrazioni che potranno essere sollecitate in tal senso. E' infatti previsto che le amministrazioni debbano avviare le procedure su istanza di parte.

Senza considerare il rischio dell'aumento automatico dei canoni demaniali del 110%.

Nell'attesa di commentare il testo definitivo - se mai sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale ???? - ecco una breve sintesi della bozza che è circolata:

1. **Proroga delle Concessioni**: Le concessioni demaniali esistenti per attività turistico-ricreative e sportive sono prorogate fino al 30 settembre 2027, per permettere una pianificazione ordinata delle procedure di affidamento, nel rispetto delle normative dell'Unione Europea. Le procedure selettive concluse prima di questa data rimangono valide.

2. **Procedure di Affidamento**: Le nuove procedure di affidamento delle concessioni dovranno rispettare i principi europei di trasparenza, parità di trattamento e massima partecipazione. Il processo dovrà essere avviato almeno sei mesi prima della scadenza delle concessioni esistenti.

3. **Criteri di Valutazione**: Le offerte per l'affidamento delle concessioni saranno valutate in base a diversi criteri, tra cui la qualità del servizio offerto, l'accessibilità dell'area, la sostenibilità economica del progetto e il rispetto delle tradizioni locali.

4. **Indennizzo per i Concessionari Uscenti**: In caso di rilascio della concessione a un nuovo soggetto, il concessionario uscente avrà diritto a un indennizzo per gli investimenti non ancora ammortizzati e per garantire una remunerazione equa degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni.

5. **Canoni e Aggiornamenti**: È prevista una revisione dei canoni per le concessioni, tenendo conto del pregio naturale e dell'effettiva redditività delle aree demaniali. In assenza di aggiornamenti entro una certa scadenza, i canoni saranno automaticamente aumentati del 110%.

6. **Relazioni al Parlamento**: Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti dovrà presentare relazioni periodiche al Parlamento sullo stato delle procedure di affidamento.

Avv. Pietro Maria Di Giovanni